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Economia

Rinnovabili, crescita record nel 2023: aumenta del 50%

today12 Gennaio 2024 14

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La corsa alle fonti rinnovabili ha trovato nuovo slancio nel 2023. L’energia elettrica rinnovabile si sta espandendo più rapidamente che in qualsiasi momento degli ultimi tre decenni, tanto che solo lo scorso anno il mondo ha aggiunto il 50% in più di capacità rinnovabile rispetto al 2022, raggiungendo quasi 510 gigawatt (GW), con il solare fotovoltaico che rappresenta tre quarti dell’incremento in tutto il mondo.

Ma nonostante la crescita senza precedenti degli ultimi 12 mesi, il mondo deve fare di più per triplicare la capacità al 2030, traguardo che i governi hanno fissato alla conferenza sui cambiamenti climatici COP28 del mese scorso. A frenare la corsa impetuosa alle fonti rinnovabili è la mancanza di finanziamenti per le economie emergenti e in via di sviluppo Le previsioni sono contenute nel nuovo rapporto Renewables 2023 dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie).

Nonostante l’ottimismo, l’Aie non nasconde le insidie di fondo. Le economie avanzate e le grandi economie emergenti si trovano ad affrontare sfide come l’incertezza politica in un ambiente economico fragile, gli investimenti insufficienti nelle infrastrutture di rete per accogliere quote maggiori di energie rinnovabili e le ingombranti barriere amministrative e i ritardi nelle autorizzazioni. Per quanto riguarda le altre economie emergenti e i Paesi in via di sviluppo, accesso ai finanziamenti, governance forte e quadri normativi robusti sono essenziali per ridurre i rischi e attrarre investimenti.

“Il nuovo rapporto dell’Aie mostra che, con le politiche e le condizioni di mercato attuali, la capacità rinnovabile globale è già sulla buona strada per aumentare di due volte e mezzo entro il 2030. Non è ancora sufficiente per raggiungere l’obiettivo COP28 di triplicare le energie rinnovabili, ma i governi hanno gli strumenti necessari per colmare il divario”, ha affermato il direttore esecutivo dell’Aie Fatih Birol.

La crescita maggiore, certifica il rapporto, si è verificata in Cina, che nel 2023 ha avviato progetti di energia solare fotovoltaica pari a quelli del mondo intero nel 2022, mentre gli incrementi di energia eolica in Cina sono risultati pari al 66% su base annua. Si tratta di “un’accelerazione straordinaria”, con risultati superiori anche a quelli pianificati dallo stesso governo cinese, tanto che il gigante asiatico è avviato a raggiungere i suoi obiettivi sulle rinnovabili già nel 2024, con ben sei anni di anticipo sui programmi.

Anche l’aumento della capacità di energia rinnovabile in Europa, Stati uniti e Brasile ha raggiunto livelli massimi storici. “L’eolico onshore e il solare fotovoltaico sono oggi più economici dei nuovi impianti a combustibile fossile quasi ovunque e più economici degli impianti a combustibile fossile esistenti nella maggior parte dei Paesi”, ha osservato Birol. Si prevede che la capacità globale di energia rinnovabile crescerà fino a 7.300 GW nel periodo 2023-28, e le energie rinnovabili, con il fotovoltaico e l’eolico che rappresentano il 95% dell’espansione, diventeranno la principale fonte di produzione elettrica globale entro l’inizio del 2025. Nel 2028, si legge nel Rapporto, la quota di generazione sarà al 25% a livello globale, il doppio rispetto a oggi.

Ma occorre accelerare gli investimenti nelle reti perché nel mondo sono fermi, in attesa di connessione, impianti solari ed eolici per oltre 3 mila GW, di cui circa la metà in stadio avanzato di sviluppo, “abbastanza per quasi raddoppiare l’attuale capacità installata”. Gli investimenti nelle reti, raccomanda non da oggi l’Aie, “dovrebbero raddoppiare, superando 600 miliardi l’anno entro il 2030”. Inoltre, per ovviare all’intermittenza di solare ed eolico, bisognerebbe investire di più in sistemi di stoccaggio.

Restano comunque ancora altri grossi ostacoli da superare, ad iniziare dal “difficile contesto macroeconomico globale”. A giudizio di Birol “la sfida più importante per la comunità internazionale è il rapido aumento del finanziamento e della diffusione delle energie rinnovabili nella maggior parte delle economie emergenti e in via di sviluppo, molte delle quali vengono lasciate indietro nella nuova economia energetica. Il successo nel raggiungere l’obiettivo al 2030 dipenderà da questo. Servono passi avanti in Africa, America latina e in Asia”, esorta Birol.

Il rapporto rappresenta la prima valutazione completa delle tendenze globali di diffusione delle energie rinnovabili dalla conclusione della conferenza di Dubai. Nell’analisi dell’Aie sui risultati energetici della COP28 verranno approfonditi i cinque pilastri chiave stabiliti prima dell’appuntamento di dicembre, ovvero la triplicazione delle energie rinnovabili, il raddoppio dell’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni di metano, l’abbandono dei combustibili fossili e l’aumento dei finanziamenti per le economie emergenti e in via di sviluppo. “Seguiremo molto da vicino l’evoluzione di questi settori per vedere se i Paesi stanno mantenendo le loro promesse”, assicura Birol.

Il rapporto prevede che la diffusione del fotovoltaico e dell’eolico onshore fino al 2028 raddoppierà negli Usa, nell’Ue, in India e in Brasile, rispetto agli ultimi cinque anni. I prezzi dei moduli fotovoltaici nel 2023 sono diminuiti di quasi il 50% su base annua, con riduzioni dei costi e una rapida implementazione destinate a proseguire. Questo perché si prevede che la capacità produttiva globale raggiungerà i 1.100 GW entro la fine del 2024, superando notevolmente la domanda. Al contrario, l’industria eolica (al di fuori della Cina) si trova ad affrontare un ambiente più difficile a causa di una combinazione di continue interruzioni della catena di approvvigionamento, costi più elevati e tempi lunghi per le autorizzazioni, che richiedono una maggiore attenzione politica.

L’incertezza predomina per l’idrogeno basato su fonti rinnovabili. Dei progetti annunciati in tutto il mondo per l’utilizzo delle energie rinnovabili per la produzione di idrogeno in questo decennio, l’Aie prevede che solo il 7% della capacità proposta sarà operativo entro il 2030. Sulla lentezza dei progetti ha inciso la lievitazione dei costi. Per convincere pienamente gli investitori, “gli annunci di progetti ambiziosi dovranno essere seguiti da politiche coerenti a sostegno della domanda”.

Nel corso del 2023 è stato anche rivalutato il ruolo dei biocarburanti. Si prevede che le economie emergenti, guidate da Brasile e India, guideranno il 70% della domanda globale nei prossimi cinque anni, poiché i biocarburanti hanno un potenziale in settori difficili da decarbonizzare (hard to abate) come i voli aerei e come sostituti di carburanti altamente inquinanti come il diesel. Sebbene la diffusione dei biocarburanti stia accelerando, il rapporto mostra che ciò non sta accadendo abbastanza rapidamente, con un aumento significativo della domanda richiesto entro il 2030 necessario per allineare i biocarburanti a un percorso di zero emissioni nette.

Scritto da: Mariangel Delgado

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